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L'Associazione

L'associazione prende il nome di una donna vissuta,

 per gran parte della sua vita, all’interno di un manicomio.

Una struttura dove i rapporti con l’identità, il sociale e i ritmi individuali,

 venivano decostruiti nell’istituzione quotidiana di un tempo collettivo,

governato, talvolta, dall’autoritarismo e comunque sempre dalla ripetitività e dalla chimica;

armi di un combattimento contro i deliri, la sofferenza e la rabbia,

in favore dell’omologazione, della frustrazione e del vuoto.

Il nostro piccolo gruppo, nasce intorno alla figura di una donna che ha vissuto tale realtà opponendole una tranquilla resistenza attiva attraverso forme personali di creatività.

E’ guardando a lei che ognuno di noi, con il suo diverso bagaglio

di esperienze, ha consolidato la convinzione che il degente psichiatrico,

nel suo vissuto quotidiano, spesso un desolato nulla che ripete ogni giorno la sua rappresentazione, debba essere invitato alla ri-creazione con leggerezza e spirito giocoso, attraverso la fondazione e la condivisione di una ideale ‘comunità di destino’.

Comunità come spazio pluridimensionale, ludico, che possa contenere

non solo chi lo anima e chi ne è animato, ma si estenda ad altri settori

di una realtà che, da vuoto ospitante,

diventi area di possibilità progettuali e comunicative. 

'Di armonia risuona, e di follia’

Eugenio Borgna

Solo costruendo inedite, impensate, inimmaginate

e inimmaginabili comunità di destino, ci è possibile avanzare nella

conoscenza dell’anima che grida nel silenzio,

e creare associazioni e legami invisibili...

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cristinasito

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